tra due giorni è Natale!
anche noi, staff della Rete Giovane Valli Orobiche, abbiamo deciso di cucinare un menu tutto particolare!
l'ingrediente che lega i tre piatti è il pesce.
Ecco il nostro: MENU DI NATALE!
ANTIPASTO: Cornetti al tonno
Ingredienti:
50gr di tonno
sott'olio;
2 cucchiai di
maionese;
2 capperi;
1 rotolo di pasta
sfoglia rotonda;
Procedimento:
Mettere nel mixer 50
gr di tonno sott'olio, 2 cucchiai di maionese, due capperi e frullare
fino ad ottenere un composto denso.
Arrotolate su se
stesso lo spicchio partendo dalla parte più larga e terminando alla
punta.
Cuocete in forno per
20 minuti a 180°
Queste simpatiche briches si prestano ad essere riempite con tantissimi ingredienti, sbizzarritevi e create le vostre brioches personalizzate!
scriveteci la vostra ricetta e la pubblicheremo al più presto!
PIATTO PRINCIPALE: Sacchetti sorpresa di
lasagne
Ingredienti:
500 gr di zucchine
(circa 2 grandi)
250 gr di salmone
affumicato;
750 ml di beciamella
vegetale;
2 scalogni piccoli;
30 gr di burro;
100 gr noci tritate;
pasta per lasagne;
pasta per lasagne;
olio EVO;
sale q.b.;
pepe q.b.
erba cipollina.
erba cipollina.
Procedimento:
lavate le zucchine e
tagliatele a rondelle.
In una padella
scaldate 3 cucchiai d'olio, fate rosolare gli scalogni tritati
finemente.
Tagliate il salmone
affumicato a striscioline.
Stendete una sfoglia
di pasta per lasagne, mettetevi al centro un cucchiaio abbondante di
besciamella, un cucchiaio di zucchine, una fettina di salmone e le
noci.
Chiudete la sfoglia
per creare un sacchetto e chiudetelo con un filo di erba cipollina.
Continuate a creare
i sacchettini fino a terminare tutti gli ingredienti.
In una pirofila da
forno mettete uno strato di besciamella e disponetevi tutti i
sacchetti. Cospargeteli con fiocchetti di burro.
CONTORNO: insalata tiepida di
fagioli e acciughe PSF.
Ingredienti:
300 gr di fagioli;
1 cipolla bianca;
3 filetti di
acciuga;
aceto;
salvia;
peperoncino in
polvere;
olio EVO;
sale;
Procedimento:
in una padella fate
il soffritto di cipolla, unite le acciughe e il peperoncino in
polvere.
Mescolate
delicatamente e lasciate cuocere per circa 10 minuti, finché i
fagioli non saranno ben cotti.
Cospargete con il
prezzemolo e condite con olio, aceto, sale e pepe a piacimento.
Servire con crostoni
di pane.
DOLCE: Panettone
Il Panettone è il dolce che non può mancare nelle case italiane nel periodo di feste natalizie.
Cucinare il panettone è un'arte e noi della rete giovane vi consigliamo di acquistarne uno fatto in modo arigianale, con ingredienti a Km 0.
Il panettone è di origine lombarda, in modo specifico di Milano, e presente già nel IX Secolo nelle feste cristiane legate al territorio.
Nel XV Secolo nei forni milanesi che impestavano pane per i poveri era vietato impastare anche pane per i ricchi, tranne che nel giorno di Natale, quando aristocratici e plebei potevano mangiare lo stesso pane (pane di puro frumento arricchito di burro, miele e zibibbo).
La ricetta del panettone viene ripresa da Angelo Vergani nel 1944, fondatore della Vergani, azienda che ancora oggi produce il panettone a Milano.
Le origini del panettone sfumano a tratti nella leggenda. Sono due le storie che godono di maggior credito:
- Messer Ughetto degli Atellani, falconiere, abitava nella Contrada delle Grazie a Milano. Innamorato di Algisa, bellissima figlia di un fornaio, si fece assumere dal padre di lei come garzone e, per incrementare le vendite, provò a inventare un dolce: con la migliore farina del mulino impastò uova, burro, miele e uva sultanina. Poi infornò. Fu un successo strabiliante, tutti vollero assaggiare il nuovo pane e qualche tempo dopo i due giovani innamorati si sposarono e vissero felici e contenti.
- Il cuoco al servizio di Ludovico il Moro fu incaricato di preparare un sontuoso pranzo di Natale a cui erano stati invitati molti nobili del circondario, ma il dolce, dimenticato nel forno, quasi si carbonizzò. Vista la disperazione del cuoco, Toni, un piccolo sguattero, propose una soluzione: «Con quanto è rimasto in dispensa – un po' di farina, burro, uova, della scorza di cedro e qualche uvetta – stamane ho cucinato questo dolce. Se non avete altro, potete portarlo in tavola.» Il cuoco acconsentì e, tremante, si mise dietro una tenda a spiare la reazione degli ospiti. Tutti furono entusiasti e al duca, che voleva conoscere il nome di quella prelibatezza, il cuoco rivelò il segreto: «L'è 'l pan del Toni». Da allora è il "pane di Toni", ossia il "panettone".
Buon Appetito!
Lo staff della Rete Giovane e la condotta Slow Food Valli Orobiche vi augura un sereno Natale!