giovedì 5 marzo 2015

guida al consumo: il packaging

Il packaging
Per packaging si intende l’imballaggio con cui sono confezionati prodotti e cibi. 
Ne esistono tipi diversi, ma tutti quanti hanno un forte impatto ambientale, essendo concepiti per essere buttati una volta aperti. Bisogna dunque riflettere sull’opportunità del loro utilizzo e sulla loro qualità, per evitare di produrre enormi quantità di rifiuti (attualmente gli imballaggi costituiscono dal 30 al 60% dei rifiuti totali). 
  1. La prima considerazione da fare è che l’imballaggio può essere evitato: i prodotti freschi non ne hanno bisogno. Comprare un cavolo sfuso al mercato ci fa risparmiare, ma significa anche non sprecare il materiale che sarebbe necessario per confezionarlo.
  2. Se dobbiamo comprare per forza qualcosa di confezionato, impariamo a fare attenzione al materiale di cui è composto il packaging. Cerchiamo in tutti i modi di evitare la plastica (prodotta da combustibili fossili, più difficile e costosa da riciclare, ed enormemente inquinante), preferendo carta/cartone, vetro, alluminio e materiali in fibre biologiche, ovvero materiali biodegradabili o riciclabili. 
  3. Oltre alla plastica, cerchiamo di riconoscere i cosiddetti etero composti, cioè gli imballaggi fatti da più materiali assemblati insieme – come il tetrapak – il cui smaltimento è più complicato. 
  4. Evitiamo i prodotti che hanno più strati di packaging: Per esempio le scatole di merendine o di crackers.

Lo scopo principale di una confezione è preservare un prodotto per un tempo più lungo, spesso necessario in caso di spostamenti dal luogo di produzione a quello di consumo. Per questo i prodotti locali possono farne a meno, dovendo percorrere distanze inferiori, ed essendo consumati in genere poco dopo l’acquisto. Il consumatore di solito sceglie il prodotto confezionato per pigrizia. Ma perché optare per una confezione di pomodori avvolta nella plastica, e non scegliere quelli sfusi, potendo così selezionare i migliori? Oltretutto, con i prodotti sfusi si risparmia.

Di seguito si riporta uno schema dei simboli riportati sui diversi imballaggi dei prodotti disponibili sul mercato, per comprendere come riconoscere i materiali e regolarsi nella raccolta differenziata. Si tratta di simbologie denominate universalmente come International Universal Recycling Codes (Codici universali internazionali di riciclaggio).


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