Terra in concessione ai giovani!
Non avete mai sognato avere un pezzetto di terra in Toscana o in Piemonte?
Avete qualche progetto legato alla terra che tenete nel cassetto?
è ora di farvi sotto!!!!
La Signora Lia Taddei e suo marito danno in concessione praticamente gratis terreni da coltivare in modo sostenibile.
Ora hanno pubblicato un sito dove trovare tutte le info e ammirare le foto dei terreni che concedono.
Lia scrive:
«Ormai mi conoscete, sono Lia Taddei, la persona a cui avete risposto in merito al messaggio sui terreni in Toscana e Piemonte da coltivare in modo sostenibile. Come promesso, per non far torto a nessuno, siamo riusciti a fare il sito, sul quale ciascuno potrà leggere la descrizione dei terreni, vedere le foto, farsi un’idea più precisa e rispondere, tramite e-mail indicata nel nuovo sito, con un proprio curriculum e un piccolo progetto relativo ai terreni che gli interessano di più. Noi leggeremo tutto e in tempi ragionevoli vi ricontatteremo, ve lo assicuro!!!!! È interesse anche nostro sia per i terreni, che non resteranno più incolti, sia perché ci date una sferzata di vita!!!!!!»
per l'articolo completo: http://www.slowfood.it/terra-in-gestione-a-giovani-volenterosi-il-sito-delliniziativa/
Gli orti privati diventano fuorilegge?
È circolata nei giorni scorsi una notizia (in realtà in alcuni casi era proprio un pesce d’aprile) che ha suscitato qualche preoccupazione: l’Unione Europea avrebbe in programma il divieto assoluto di coltivazione di ortaggi a uso proprio nel nostro continente, a partire dal gennaio 2016.
Le ragioni sono le più diverse: pericoli collegati agli Ogm, diffusione di batteri come escherichia coli, l’incubo del “cetriolo assassino” che intossicò 300 persone e ne uccise 16 nel 2011. Proprio da quell'episodio sarebbe partito uno studio UE che avrebbe stabilito come gli orti rappresentino un rischio sanitario molto alto, e come abbiano causato addirittura più decessi degli incidenti stradali. Per chi infrange il divieto sarebbero previste pesanti sanzioni pecuniarie (oltre 100.000 euro) e persino il carcere.
Ci avete scritto in tanti per chiederci se fosse vero. A oggi, non troviamo alcun riscontro, e sembra avere le carte in regola per rappresentare l’ennesima bufala (questa in particolare pare circoli da più di due anni) periodicamente rilanciata dai professionisti dell’allarmismo a buon mercato. Risulta vero, invece che sia stata discussa lo scorso anno una proposta di legge per regolamentare la produzione e la messa in vendita di materiale riproduttivo vegetale, vale a dire sementi. Tra l’altro la proposta non riguardava un divieto, ma una richiesta di maggiore tracciabilità e trasparenza, rivolta oltretutto solo a imprese con più di 10 dipendenti e un fatturato annuo superiore ai 2 milioni di euro. Niente, insomma, che possa riguardare i pollici verdi di tutta Europa.
La proposta di Slow Food in questo senso è una nuova legge sulle sementi, che coniughi la produzione e la disponibilità di semi di alta qualità sanitaria con una effettiva tutela della biodiversità e una particolare attenzione alle sementi tradizionali e al loro legame col territorio.
Negli ultimi anni sono state molte le situazioni di emergenza, ambientale e amministrativa, e ancor di più sono state le bufale e le deformazioni mediatiche dei fatti. Il rischio di una manipolazione a scopi politici è altissimo, e tocca prima di tutto a noi difenderci, verificando sempre le fonti e la credibilità di questo genere di allarmi.
Intanto, per chi vuole informarsi un po’, vi segnaliamo la Guida al consumo Per fare un piatto ci vuole un seme scaricabile gratuitamente in pdf qui e per dilettarvi con i vostri orti urbani o rurali c’è Il piacere dell’orto di Slow Food Editore
per l'articolo completo: http://www.slowfood.it/gli-orti-privati-diventano-fuorilegge/
Conferenza: Le 3 agricolture – contadina, industriale, economica
Vi invitiamo a partecipare all’appuntamento con Le 3 agricolture – contadina, industriale, economica, convegno che si terrà il 20, 21 e 22 aprile a Rodengo Saiano (Bs) nel Museo dell’Industria e del Lavoro in Via del Commercio 18. Argomento dell’incontro saranno tutte le fasi e i settori del complicato sistema di produzione e consumo agroalimentare, e la loro influenza sul nostro modo di vedere e vivere il cibo. Insieme ai relatori interverranno anche il presidente di Slow Food Italia Gaetano Pascale e il presidente della Fondazione Slow Food per la Biodiversità Piero Sardo. Tutte le info e il programma quiwww.fondazionemicheletti.eu/italiano
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