Se le api scomparissero?
Ancora un problema sembra attaccare il delicato mondo delle api.
Oltre ai pesticidi nemici della natura e alla diminuzione della biodiversità, quest'anno è l'Aethina tumida il nemico numero uno delle api.
l'Aethina tumida è un coleottero che deposita le sue uova all'interno dell'alveare. Allo stadio larvale mangia tutto ciò che gli capita, dal miele alle api, si lascia poi cadere a terra dove riemerge allo stadio di adulto dando vita ad un nuovo ciclo di vita.
Questo coleottero è originario dell'Africa e si è già insediato negli alveari di Calabria e Sicilia.
Sembra che l'unico modo per debellare il coleottero sia quello di dar fuoco alle zone contaminate, così non solo il danno economico causato dai roghi di alveari ha ampiamente superato quello che il coleottero avrebbe mai potuto causare, ma la politica di contrasto prescelta rischia di distruggere ciò che si vuole proteggere (le api) prima di debellare ciò che si vuole combattere (il parassita).
Cosa succederà in futuro? Una delle poche certezze è la frase attribuita ad Einstein:
"se l'ape scomparisse dalla faccia della terra, all'uomo non resterebbero che quattro anni di vita"
per leggere l'articolo completo di Nicola Fiorita cliccare sul seguente link:
http://www.slowfood.it/se-lape-scomparisse-dalla-faccia-terra-alluomo-non-resterebbero-anni-vita/
La SloWeb App
Nasce la Web App di Slow Food!
Oggi interagire col mondo Slow Food è ancora più facile e veloce grazie alla App creata apposta per i sostenitori Slow Food.
Con la nuova App si può rinnovare o acquistare qualsiasi tipo di tessera (tranne la tessera famiglia per la quale è consigliabile utilizzare il sito internet o chiedere ai collaboratori Slow Food per poterla avere).
Per accedere alla app basterà solo registrarsi con username e password.
Buon Slow Divertimento!
scarica la App!
La Repubblica delle Idee
Il cantiere de La Repubblica, quest anno, riparte da Reggio Emilia con un'importante collaborazione con slow Food.
Sabato 29 e domenica 30 novembre, si terrà un festival dedicato al cibo: "Il cibo siamo noi".
L'evento è caratterizzato da diversi appuntamenti che toccheranno un ventaglio di argomenti nel tentativo di dare risposta ad alcuni dei quesiti fondamentali del nostro tempo:
come garantire all'intera umanità un'alimentazione buona, sana, sufficiente e sostenibile?
come assicurare alle generazioni che verranno risorse naturali e mezzi tecnologici sufficienti?
come salvaguardare le biodiversità a rischio e reagire alla tentazione ogm?
come premiare la filiera agricola virtuosa e sconfiggere quella illegale?
come, in ultima analisi, annullare la prima e più radicale di tutte le disuguaglianze, quella alimentare?
Anche Carlo Petrini parteciperà all'evento e più precisamente:
- sabato 29 settembre alle ore 11 al Teatro Ariosto;
- sabato 29 settembre alle ore 17, sempre al Teatro Ariosto con la conferenza: "Dà loro il nostro pane quotidiano";
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