C'è l'accordo sul clima fra i leader del G7
Che cosa dobbiamo aspettarci da questo G7 che oggi mette sul tavolo
(su proposta di Angela Merkel) cambiamento climatico e terrorismo? A
fine giornata leggiamo nel comunicato finale che i leader del G7 di
Elmau si sono messi d’accordo
per intraprendere un’azione «urgente e concreta ». La nostra speranza è
che ovviamente non siano le solite chiacchiere. I capi di Stato si
sarebbero accordati sul mantenere l’aumento della temperatura globale
entro il limite di 2 gradi rispetto ai livelli preindustriali, su cui
erano divisi fino a poco tempo fa. L’obiettivo prevede anche una
riduzione dal 40% al 70% delle emissioni rispetto a quelle del 2010
entro il 2050, «nell’ambito di una risposta mondiale» al problema. I
Paesi del G7 si sono impegnati a «Fare la loro parte per arrivare a
un’economia globale che a lungo termine non consumi eccessivo carbonio».
Noi speriamo che non siano le solite chiacchiere. Soddisfatta anche
Angela Mekel che aveva chiamato i suoi colleghi a confermare il fondo
stabilito alla conferenza sul clima del 2009 a Copenaghen, quando era
stata concordata la creazione entro il 2020 di un fondo da 100 miliardi
l’anno, destinato ad aiutare i Paesi poveri ad affrontare gli effetti
del cambiamento climatico: nella conferenza stampa finale del summit, la
Cancelliera ha assicurato la volontà del G7 di far rispettare l’impegno
di lungo termine preso a Copenaghen nel 2009. Speriamo.
In giornata (leggiamo e riportiamo dall’Ansa) José Graziano da Silva,
direttore generale della Fao, aveva lanciato il suo appello: «Il
cambiamento climatico mette una ipoteca sul futuro delle attività
produttive legate alla produzione alimentare, in particolare per i
pescatori, i piccoli agricoltori, le attività rurali a conduzione
familiare, e sarà perciò il tema prioritario alla nostra attenzione per i
prossimi due anni. Chiediamo un impegno politico per
l’attenuazione dei cambiamenti climatici perché hanno un forte impatto
sulla sicurezza alimentare»
L'8 giugno è stata la giornata dedicata alla tutela degli oceani, il World Oceans Day, ecosistemi
che stiamo rovinando e che diventano sempre più acidi. Ci ricorda Da
Silva che «se questo fenomeno continua, si mette in crisi il sistema
produttivo globale. È tempo agire per la “crescita Blu”, la gestione
ecosostenibile delle attività negli oceani, e la Fao lo farà, perché non
è tempo di pessimismo ma è il momento di agire» ha assicurato «Tuttavia
tutto ciò presuppone un cambiamento di paradigma, di approccio cioè più
lungimirante e sostenibile. Azioni che hanno un costo e che i singoli
pescatori, i produttori artigianali, le comunità indigene dei Paesi in
via di sviluppo non possono sostenere da soli».
Il fatto è che siamo un po’ tutti responsabili del cambiamento
climatico: stili di vita, abitudini alimentari, spreco, scelte nella
cabina elettorale… ma a farne maggiormente le spese sono coloro che meno
contribuiscono a danneggiare clima e ambiente. L’unica certezza è che
alla fine ne pagheremo le conseguenze tutti. Tanto vale iniziare a
pensarci subito, almeno un pochino.
Prepariamoci al futuro: la nuova ristorazione scolastica targata Slow Food
Scommettiamo tutto su bambini e territorio. Perché siamo certi sia la
scommessa vincente. Chi di noi non desidera valorizzare le risorse del
proprio territorio? E chi non vuole il meglio per i propri figli,
nipotini, amici, cari? E allora perché non unire questi due bisogni e
farne una soluzione?
È quello che stiamo facendo negli Appennini con il progetto “Pensa
che mensa… nel Parco”: unire le forze per realizzare qualcosa di molto
logico e che in effetti non dovrebbe essere complicato, ma che invece
norme, vincoli e mercato rendono difficile realizzare.
E allora ecco che una bella squadra composta dalle Condotte Slow Food
di Forlì, del Casentino, del Mugello e versante Fiorentino, il Parco
Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna ha
avviato questo progetto dopo un lungo percorso di indagini e ricerche,
sotto la supervisione di Slow Food Italia.
Due grandi ostacoli separano la domanda dall’offerta: l’impossibilità
da parte delle piccole imprese agricole di affrontare da sole il
mercato, e una domanda, quella delle mense scolastiche, obbligata a
vincoli burocratici incapaci di percepire le difficoltà delle piccole
imprese. Il progetto dunque, raggiunge diversi obiettivi: supporto alle
produzioni agricole locali affinché possano accedere al mercato e
remunerare i produttori, e l’educazione alimentare delle nuove
generazioni, dei genitori, degli insegnanti e di tutta la comunità che
ruota intorno al Parco.
Finalmente adesso “Pensa che mensa … nel Parco” porta a scuola
l’eccellenza agricola del territorio. E così 12 Comuni e 258.700 pasti
annui consumati nelle scuole del Parco possono diventare il volano per
una nuova economia. E la volontà è quella di estendere l’iniziativa a
tutto il territorio e ad altre strutture.
“Pensa che mensa… nel Parco” è un progetto inserito all’interno di
Oltreterra, una nuova avventura che abbiamo avviato nelle montagne
appenniniche. Oltreterra nasce da un’idea della Condotta Slow Food di
Forlì in collaborazione con la condotta Slow Food del Casentino, le
associazioni di promozione locale presenti nei Comuni del Parco Foreste
Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, e del Parco stesso. L’intento?
Sostenere le migliori idee già realizzate nei territori montani (in
Italia e all’estero) e replicarle. Oltreterra (www.oltreterra.it)
è un’azione locale interna agli Stati generali delle Comunità
dell’Appennino, progetto esteso su tutto il territorio nazionale e
sostenuto da Slow Food Italia.
fonte:http://www.slowfood.it/prepariamoci-al-futuro-la-nuova-ristorazione-scolastica-targata-slow-food/
Racconti di un norcino
Siamo arrivati al terzo appuntamento della ricca programmazione estiva che la rete giovane di Slow Food Valli Orobiche ha all'interno del progetto CB2015 sugli spalti San Michele in Città Alta.
Questa settimana il prodotto a cui diamo attenzione è il salame!
La degustazione comprende:
-salame delle tredici lune
-vino bergamasco
-pizza bianca
vi aspettiamo venerdì 19 giugno alle ore 19.00 alle ore 20.30!
costo a persona €8
prenotazione consigliata
per info:
slowfoodgiovanevo@gmail.com / fb: https://www.facebook.com/events/905100706215220/
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