lunedì 13 luglio 2015

Chi spreca, paghi! - Il formaggio si fa con il latte! Firma la petizione! - Racconti di un norcino #2

Chi spreca, paghi!

Nei giorni in cui il Parlamento italiano avvia la discussione sulla proposta di legge contro gli sprechi alimentari, torna con sempre più impellenza la questione del contrasto di questo fenomeno, soprattutto perché la Francia ha approvato una legge ‘rivoluzionaria’ sul tema. La legge francese deliberata dall’Assemblea Nazionale prevede, infatti, che i supermercati superiori ai 400 mq, a partire dal luglio 2016, debbano attrezzarsi per donare il cibo invenduto e ancora perfettamente edibile. Per chi non rispetterà questo sacrosanto principio del “chi spreca paga” sono previsti fino a due anni di carcere e 75.000 euro di multa. La proposta legislativa francese rappresenta una vera e propria svolta che né il nostro Paese né la Comunità Europea avevano saputo imprimere finora. Anzi, a ben guardare, la proposta di legge che è approdata in Commissione parlamentare (Gadda-Fiorio) nasce datata. Bene le facilitazioni e la semplificazione burocratica, ma serve prevedere una norma che, come è successo per la lotta al fumo, incida radicalmente sulla nostra cultura alimentare.
Sì perché la necessità attuale è di contrastare lo spreco alimentare lungo tutta la filiera. Federdistribuzione conferma che le eccedenze di cibo nel loro settore sono circa il 12% del totale (poco meno di un milione di tonnellate) e noi sappiamo che le donazioni della distribuzione nel 2014 ammontano circa a 60.000 tonnellate di cibo, circa l’8% delle eccedenze complessive in questo pezzo della filiera. Esiste un grande margine di manovra, dunque, ma soprattutto abbiamo la necessità di mandare un segnale forte all’opinione pubblica (il 40% circa degli sprechi alimentari complessivi, nel nostro Paese, avviene ancora tra le nostre mura domestiche) per dire una volta per tutte che il cibo non è una merce bensì un bene collettivo. Una buona legge per combattere lo spreco alimentare è possibile in Italia. Si discuta, ci si confronti, si decida: è una questione di civiltà e di responsabilità verso il pianeta e le generazioni future.

fonte:http://www.slowfood.it/chi-spreca-paghi/

Il formaggio si fa con il latte! Firma la petizione!
La legge italiana proibisce l’uso di latte in polvere per fare formaggio. È una buona legge, che ha contributo non poco a salvaguardare l’immenso patrimonio caseario di tutto il paese.
Ora, la Commissione europea, sollecitata da una parte dell’industria lattiero casearia italiana, invita l’Italia a modificare questa legge entro la fine di luglio per garantire la libera circolazione delle merci. Ancora una volta, in nome del libero mercato, si tenta di livellare verso il basso, a spese dei produttori di qualità e dei consumatori. Il latte in polvere non è nocivo per la salute, ma il suo utilizzo per produrre formaggi ha un unico risultato: aumentare i profitti dei giganti dell’industria casearia, omologando un prodotto che dovrebbe nascere dalla biodiversità dei latti, degli animali, dei territori. Se l’Italia ammettesse la produzione di formaggi anche con latte in polvere non farebbe altro che aumentare la confusione dei consumatori, penalizzando ulteriormente i produttori virtuosi.
Non facciamo un passo indietro su qualità e sostenibilità. Anzi, facciamo un passo avanti e chiediamo a tutti i paesi europei di affermare un principio molto semplice: il formaggio si fa con il latte!



Racconti di un norcino #2
Terzo appuntamento con il giovedì di degustazione di luglio!
Dopo aver assaporato il formaggio e il vino, è la volta dei salumi.

Giovedì 16 luglio alle ore 19.00 presso gli spalti san michele al @CB2015 vi aspettiamo per assaporare i sapori dei salumi bergamaschi!

La degustazione comprende:
-salumi
-focaccia
-vino in abbinamento

€ 8 a persona

consigliata la prenotazione

slowfoodgiovanevo@gmail.com

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